Lucia Vastano è inviata di guerra con alle spalle assignment in tutto il mondo: Libano, Angola, Salvador, Cambogia, nel Golfo e in Iraq, Balcani, in Albania, Afghanistan e Kashmir, Libia, Siria. E’ autrice di reportage da vari Paesi africani, dalla Cina, dall’India dagli stati islamici dell’Asia Centrale e dall’America.
Nonviolenta convinta, preferisce definirsi “inviata di pace in luoghi di guerra”.
Ha condotto numerose inchieste sui traffici di droga internazionali (tradotte anche in giapponese, russo, inglese) e sulle mafie.
Ha vinto numerosi premi giornalistici: il presidente della Repubblica Azeglio Ciampi le ha conferito il prestigioso Premio Saint Vincent di giornalismo per un reportage dal Pakistan e Afghanistan attraverso le ex Repubbliche dell’ex Unione sovietica; ha vinto il Premio UNESCO 2003 ‘Comunicare i diritti umani’ riservato agli inviati di guerra, il Premio giornalistico città di Milano alla memoria di Maria Grazia Cutuli.
Ha esordito come regista del docu-film I Vajont, vincitore di numerosi premi internazionali. Sul tema aveva precedentemente pybblicato Vajont, l’onda lunga, diventato una vera Bibbia per chi vuole avvicinarsi allo studio delle vicende che seguirono la strage dell’ottobre 1963 e I palloncini del Vajont, storia di una diga cattiva rivolto ai bambini.
Per Salani ha pubblicato diversi libri, tra cui il premiatissimo Tutta un’altra musica in casa Buz, Un cammelliere a Manhattan, La magnifica felicità imperfetta.
Altri suoi libri: Butta via l’elefante (da New York al Nepal, dall’India al Tibet, la gioiosa avventura di Buddha, un bambino speciale in viaggio verso l’utopia), Eroi del Golfo (romanzo del viaggio di iniziazione di un ragazzino dei quartieri spagnoli napoletani, Il partigiano dentro di me. L’ultimo libro pubblicato è Papaveri rossi.
Come ghost writer ha accompagnato diversi autori alla pubblicazione di loro libri.
E’ stata selezionata dal Dipartimento di Stato americano come “emerging leader” nel campo del giornalismo per partecipare al programma IVP (International Visitor Program), un viaggio negli Stati Uniti (gennaio-marzo 1992) per approfondire come ospite del Governo americano le dinamiche del sistema elettorale durante le elezioni presidenziali primarie.
Dal 2001 accompagna i superstiti del Vajont nella loro lotta per avere giustizia e per mantenere viva la memoria di quello che successe il 9 ottobre 1963. Ha organizzato superstiti e sopravvissuti nell’Associazione Cittadini per la Memoria del Vajont, di cui è stata eletta presidente nell’aprile 2023.
Ogni anno organizza sulla frana ai piedi della diga il Presidio-Notte bianca della Memoria, una veglia con la sentita partecipazione di numerose vittimi delle stragi del profitto in arrivo da tutta Italia. Nel programma da tre anni una tavola rotonda con la partecipazione di magistrati, avvocati e vittime per approfondire le tematiche della giustizia.