La parità dei generi passa prima di tutto attraverso le parole.
Il sessismo è una forma di discriminazione del sesso e del genere, che è specchio anche della lingua utilizzata nel quotidiano. Attraverso il linguaggio si esprime una “visione del mondo” che definisce e riduce la complessità e le sfaccettature insite delle natura umana, attribuendo ruoli preassegnati dentro ai quali si è considerati “normali”.
Il panel con Francesca Dragotto docente di Linguistica generale e Sociolinguistica in numerosi corsi di laurea dell’Università di Roma «Tor Vergata», e Mattia Della Rocca dottore di ricerca e docente di discipline psicologiche per diverse istituzioni universitarie pubbliche e private, italiane e internazionali, è uno spunto di riflessione sulle dinamiche dell’uso del linguaggio, come questo possa portare a dei bias e come il cervello risponda alla complessità della realtà tentando di “mettere ordine”, generando il costrutto cognitivo degli “stereotipi”.