Un peacebuilding strategico basato sulle arti
A partire dal volume di Gianmarco Pisa, DI TERRA E DI PIETRA. FORME ESTETICHE NEGLI SPAZI DEL CONFLITTO, DALLA JUGOSLAVIA AL PRESENTE (Multimage, Firenze, 2021), l’iniziativa intende sviluppare una riflessione, a partire dalla metodologia della ricerca-azione, sul nesso, cruciale e ricco di rimandi, tra patrimonio culturale, “luoghi della memoria e dell’oblio”, contesti di conflitto, prevenzione della guerra, costruzione della pace. Senza dubbio, il nesso tra pace, giustizia e cultura è tra i più significativi nei percorsi di trasformazione del presente e nella lettura degli eventi del passato.
Attraverso i patrimoni culturali e i luoghi della memoria, mediate dalle memorie collettive e dalle pratiche sociali, le eredità del passato si stagliano sul presente e si proiettano verso il futuro, ridando densità a parole sempre attuali, solidarietà, fratellanza, unità.
Esplorando le architetture simboliche e le sculture monumentali, ispirate, in particolare, al modernismo in Jugoslavia, si sviluppa un dialogo su simboli e messaggi, nonché sulla permanenza di tali patrimoni culturali e sull’attualità dei contenuti che ne hanno ispirato la realizzazione: autonomia, indipendenza, non allineamento, autogestione, pluralismo culturale e intercultura, fratellanza e unità, antifascismo, pace.
Sono messaggi e contenuti ancora attuali o, almeno, pertinenti? Cosa resta del patrimonio storico e culturale in una regione attraversata da un lungo ciclo di guerre e di conflitti? Può la cultura costituire uno strumento per la prevenzione della violenza e la costruzione della pace, per un «peacebuilding strategico basato sulle arti»?
A trent’anni dall’inizio della guerra di Bosnia, quando la guerra drammaticamente si riaffaccia in Europa, la ricerca-azione «di terra e di pietra» si interroga, al tempo stesso, sui percorsi della democrazia e sulle condizioni della trasformazione, nella prospettiva della «pace con giustizia».
Intervengono, con l’autore, Luisa Del Turco (direttrice del Centro Studi Difesa Civile, esperta Donne, Pace e Sicurezza), Dorotea Giorgi (operatrice interculturale, co-fondatrice della Casa Internazionale delle Donne di Trieste), Tiziana Landra (storica dell’arte).